Adolescenti, da quando?
Già... da quando? quand'è che il corpo e il pensiero del bambino cominciano a svegliarsi da quella dimensione di latenza che segna e sottolinea l'infanzia in cui nulla sembra cambiare e il tempo, bene preziosissimo da adulti è immobile e lentissimo? Mi ricordo che mi sembrava che non sarebbe mai arrivata l'ora del mio diventare adulta e non mi viene in mente se c'è stato un momento preciso in cui guardandomi ho pensato: "ecco ci siamo". So con certezza che l'infanzia e la sua dipendenza dagli adulti mi stava stretta e non ricordo "l'oro" di quell'età in cui si è spaventati da tutto, in cui la spensieratezza cui credono solo gli adulti non esisteva, ma c'era il pensiero costante di un domani incerto e nebuloso e il presente era scomodo, stretto e a volte oscuro. Il corpo a un certo punto ha cominciato a cambiare, c'erano giorni di bellezza assoluta e giorni in cui una delusione, un brutto voto si accompagnavano alla sensazione di essere un rospo senza speranza.
Oggi guardo agli adolescenti che ho visto neonati con una sorta di stupefatta meraviglia: erano piccolissimi, alcuni li ho visti proprio nascere ed ora sono vicini all'età adulta. Ho paura che non tutti siano pronti ad affrontare le difficoltà che il mondo degli adulti rappresenta ogni giorno. Eppure so che posso fare poco per accompagnare questo difficile passaggio, posso aiutare i genitori, a volte molto spaesati ad affrontare il momento difficile della crescita dei figli, in modo più affettivo possibile e con molta comprensione.